1. |
In Principio
12:04
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In Principio
Ecco io so questo:
Chi pretende la libertà poi non sa cosa farsene.
Sei così stupido che quando la stupidità ti avrà ucciso, crederai di essere in paradiso.
Il moralista dice di no agli altri, l'uomo morale solo a sé stesso.
D'altronde chi non ha pretese non ha neanche dispiaceri.
È solo la polvere e non il peccato a separarci dal cielo.
Io sono il Signore tuo onnipotente.
Dice il Signore Dio onnipotente: io sono Alfa,Omega, colui che è, che era e che viene: l'onnipotente.
Dice il Signore Dio onnipotente: io sono l'Alfa e l’Omega, colui che è, che era e che viene
Stare at cross, the nails, the crown of our thornes.
Sunday, same tales, a tip to be saved.
In the name of charity, of course, we are glad.
Back on my being I’ve stopped to dig my damn grave,
if you back again I will not be quite.
Back on my being I’ve stopped to dig my damn grave, my escape.
If you back again I will not be quite, indeed so qiute.
Back on my being I’ve stopped to dig my damn grave, my escape.
E vidi, quando l'Agnello sciolse il primo dei sette sigilli,
e udii il primo dei quattro esseri viventi
che diceva come con voce di tuono: «Vieni».
E vidi: ecco, un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava aveva un arco;
gli fu data una corona ed egli uscì vittorioso per vincere ancora.
L'Agnello aprì il secondo sigillo, il secondo essere vivente disse: «Vieni».
Allora uscì un altro cavallo, rosso fuoco.
A colui che lo cavalcava fu dato potere di togliere la pace dalla terra
e di far sì che si sgozzassero a vicenda, e gli fu consegnata una grande spada.
L'Agnello aprì il terzo sigillo: «Vieni». E vidi: ecco, un cavallo nero.
Colui che lo cavalcava aveva una bilancia in mano. E udii come una voce che diceva:
«Una misura di grano per un denaro, e tre misure d'orzo per un denaro!
Olio e vino non siano toccati».
L’Agnello aprì il quarto sigillo: «Vieni». E vidi un cavallo verde.
Colui che lo cavalcava si chiamava Morte e gli inferi lo seguivano.
Fu dato loro potere sopra un quarto della terra, per sterminare con la spada,
con la fame, con la peste e con le fiere della terra.
Quando l'Agnello aprì il quinto sigillo, vidi
sotto l'altare le anime di coloro che furono immolati
a causa della parola di Dio e gridavano, gridavano a gran voce.
L'Agnello aprì il sesto sigillo, e vi fu un violento terremoto.
Il sole divenne nero come un sacco di crine,
la luna diventò tutta simile a sangue,
le stelle del cielo si abbatterono sopra la terra,
come un albero di fichi, sbattuto dalla bufera,
lascia cadere i frutti non ancora maturi.
Il cielo si ritirò come un rotolo che si avvolge,
e tutti i monti e le isole furono smossi dal loro posto.
Allora i re della terra e i grandi e i comandanti e i ricchi e i potenti,
e infine ogni uomo, schiavo o libero,
si nascosero tutti nelle caverne e fra le rupi dei monti;
«Cadete sopra di noi e nascondeteci dalla faccia di Colui che siede sul trono
e dall'ira dell'Agnello, perché è venuto il grande giorno della loro ira, e chi può resistervi?».
L'Agnello li guiderà alle fonti delle acque della vita. E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi.
L'Agnello aprì il settimo sigillo, si fece silenzio nel cielo per mezz'ora.
E vidi i sette angeli che stanno davanti a Dio, e a loro furono date sette trombe.
Il primo suonò la tromba: grandine e fuoco, mescolati a sangue, scrosciarono sulla terra.
Un terzo della terra andò bruciato, un terzo degli alberi andò bruciato e ogni erba verde andò bruciata.
Il secondo angelo suonò la tromba: qualcosa come una grande montagna, tutta infuocata, fu scagliato nel mare.
Un terzo del mare divenne sangue, un terzo delle creature del mare morì e un terzo delle navi andò distrutto.
Il terzo angelo suonò la tromba: cadde dal cielo una grande stella, ardente come una fiaccola,
e colpì un terzo dei fiumi e le sorgenti delle acque. La stella si chiama Assenzio;
un terzo delle acque si mutò in assenzio e molti uomini morirono a causa di quelle acque divenute amare.
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2. |
Le Chiavi del Pozzo
04:11
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Le Chiavi del Pozzo
Il quarto angelo suonò la tromba:
il giorno perse un terzo della sua luce e la notte ugualmente.
E vidi e udii un'aquila, che volava nell'alto del cielo e che gridava a gran voce:
«Guai, guai, guai agli abitanti della terra
e al suono degli ultimi squilli di tromba che i tre angeli stanno per suonare!».
Il quinto angelo suonò la tromba: vidi un astro caduto dal cielo sulla terra.
Gli fu data la chiave del pozzo dell'Abisso; egli aprì il pozzo dell'Abisso
e dal pozzo dell'Abisso salì un fumo come il fumo di una grande fornace, e oscurò il sole e l'atmosfera.
Dal fumo uscirono cavallette, cavallette che si sparsero sulla terra,
e fu dato loro un potere pari a quello degli scorpioni.
Fu concesso loro non di ucciderli, ma di tormentarli per cinque mesi,
e il loro tormento è come il tormento provocato dallo scorpione quando punge un uomo.
In quei giorni gli uomini cercheranno la morte, ma non la troveranno;
brameranno morire, ma la morte li fuggirà. Il loro era l'angelo dell'Abisso.
Il sesto angelo suonò la tromba: udii una voce a lato dell'altare d'oro
che si trova dinanzi a Dio, egli diceva:
«Liberate i quattro angeli incatenati sul grande fiume Eufrate». Furono liberati i quattro angeli,
pronti per l'ora, il giorno, il mese, l'anno, al fine di sterminare un terzo dell'umanità.
Allora l'angelo, che vidi con un piede sul mare e un piede sulla terra,
alzò la destra verso il cielo e giurò per Colui che vive nei secoli dei secoli,
che ha creato cielo, terra, mare e quanto è in essi: «Non vi sarà più tempo!
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3. |
1418
04:47
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1418
Lord, please Lord, point your fingers down
Lord, please Lord, put an end to light
Shouting at the universe, I found no answer
Hell is here and everywhere, I'm not scared
Lord, please Lord, bring us back the night
Lord please Lord, I swear by almighty god
I've knocked to all doors, to find an answer
Silent fear everywhere, I don't care
Lost in myself, lost in the bottom
Lost in the bottom of the well, lost within
A practical Arrangement, just a practical arrangement
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4. |
Del Pozzo dell'Abisso
03:20
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5. |
Confesso
08:43
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Confesso
Aspettavo senza motivazione alcuna, che bella giornata, che freddo saccente.
Quando lei sorride, le nasce accanto gli occhi
Una velata ruga che è impossibile resistere
Sono così Verdi, del mare più profondi
Se ancora li guardo, son sicuro che
Sarà un tonfo così fondo
Impossibile, impossibile rialzarsi
Neppure il sincero pentimento (una stella)
All'alba del nuovo giorno (la più lucente)
Con mio grande scoramento (la più gelida )
Non ci sarà alcun ritorno
Sono io il vero cieco, sono io quello sordo
La tua virtù premiata, la mia virtù perduta
Strappare quel cuore nero, dal petto mio bugiardo
Tutti i l'immani segreti ch'entro di me abitano
Il passato torna a tormentarmi nel mio momento peggiore
Persone con buone maniere ma cattive intenzioni
Così inutile, così fragile
Insoluta dissolutezza
Ci sono dei vuoti dentro che quando riemergono riempiono tutto
Straripano facendosi fango che inghiotte e trascina nel profondo delle proprie miserie
Sconfitte, conflitti, disguidi, distanze non più percorribili, strade perse, dimenticate
E falsi ricordi, nessuna vittoria
Solo la notte, solo il dolore
E viene la notte e torno a morire
Stante, stento, cotanto tempo, tanto, troppo
per pura pudicizia, per puerile pochezza
A volte le cose orribili hanno la loro bellezza
Del suo nome che è tutta la dolcezza
Del mio, che si dice, ascoltato da Dio
Magari fosse vero, magari
Scura, oscura, impura, eppure
Io adoro
(Scendi, scendi pioggia maledetta
Lavami, levami di dosso tutto questo
Che bella giornata, che pioggia battente)
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6. |
La Veritá
08:59
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La verità
Quanto tempo, quanto ancora
Il rimorso quando marcisce diventa rancore
Dove sono finite la spavalderia e l'arroganza
Che mi facevano così forte maschera
I contorni rivoli della mente umana
Visione sintomatica della mia tragedia
Sembra che, tutt'al più, quest'inverno non finisca più
Sempre che, anche tu, inferno mio che torna su
Tempo al vento, qual altro diniego
Dove abbonda il peccato sovrabbonda la grazia
Sembra che, tutt' al più, quest'inferno non finisca più
Sempre che, anche tu, inverno mio che torna su
Cosa volete, cosa dovrei dirvi, volete Gesù o Barabba?
Voi sceglierete sempre Barabba
Vi dirò ciò che volete sentire
... e non è la verità
La verità non ho mai tenuto assieme nessuno
Colui che scava una buca rischia di caderci dentro
Potete dire che trascuro gli affetti
Relazioni interpersonali
Ma lo faccio solo perché vi voglio troppo bene
E mai desidererei vedervi tristi
Molto meglio morti
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7. |
Inferno
07:07
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Inferno
Spread the false to pay your loan
Drop that bomb and stop to talk
Bust the thruth break down the bridges
Serve and protect, build the great wall
(As he said: never ending pain quickly ending life)
King calls his army, happy people come
And fight for him, fight for the kingdom
How did he reward them? How did he reward them?
With death
These days last too long and my patience is over
I can't stand it anymore
Tonight must be the night I have to remain sober
I can't wait for you anymore
As he said many years ago: ma only friend is probably me, probably me
It's growing
Where have our beliefs gone?
We always trample on
I have no words to describe the painting we are living,
I found one that I won't tell so no one will know it because no one is capable of listening
Devored by my sense of guilt and chained by my own fears
I want leave this life as the leaves leave their tree
and back to the ground so that they all trample on me
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Bleeding Eyes Montebelluna, Italy
Bleeding Eyes is a crew of alcoholic bastards who try to express themselves through music.
Doomy and sludgy
riffs are alternated with sick, psychedelic and ethereal moments that represent their discomfort. The Stoner side of Bleeding Eyes comes out as well in certain songs, showing their not all about anger and “depression”... There are some hyper and overactive vibes going on too.
... more
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